Fieno - Parma, Provincia di Parma

Fabrizio B.

𝑭𝒊𝒆𝒏𝒐 é un ristorante moderno a due passi da Parma, immerso nella campagna in quel dedalo di stradine che circonda la zona fieristica della città.

Con appena un paio d’anni di storia, i locali sono stati ricavati in quello che era un vecchio fienile, da cui il nome che invece non ha nulla a che fare con la cucina, che spazia indifferentemente dalla carne, al pesce, a nessuno dei due, lungo un percorso rigoroso di ricerca, selezione, originalità e fantasia.

La antiche pareti sono state accuratamente ripulite e lasciate nude, la vista di quelle file geometriche di sasso e mattoni rossi si integra cromaticamente con le linee moderne, sottili, il legno, il metallo del resto dell’arredamento di sala, creando un’armonia che funziona parecchio.

Funziona parecchio anche l’acustica, a metà settimana non tutti i tavoli erano occupati ma gente ce n’era comunque, dal mia posizione defilata e solitaria volendo avrei potuto perdermi nella conversazione di quelli altrui, le luci soffuse, i colori delicati hanno completato quella simbiosi che mi ha regalato una cena riposante, dopo una giornata intensa al lavoro.

Il menù degustazione attraversa la terra e le acque, spazia dalle salse alle fermentazioni, ai frutti, alle erbe aromatiche, parte dall’Europa, arriva in Oriente e ne porta, a casa, un pezzetto con se. Risotto cremoso e godurioso, una sontuosa anatra, la croccantezza della pelle del rombo, la delicata dolcezza del salmerino, la freschezza del millefoglie di prugne, l’intensità gustativa dei fegatini, la carnosità sapida della tagliata di bufalo, l’originalità di un pre-dessert a base di pasta e amarene.

Giorgia Ingenito gestisce la sala e cura la carta dei vini di 𝑭𝒊𝒆𝒏𝒐, ho lasciato che scegliesse ciò che avrebbe accompagnato i miei piatti, la serata tranquilla ci ha dato la possibilità di scambiare qualche parola tra un servizio e l'altro, ho approfittato della sua gentilezza per fotografare bottiglie e ascoltarne le storia.

Coerentemente piccole produzioni, artigianali, nomi che in giro si vedono poco o per nulla, assaggi a cui sicuramente non manca il carattere poi, come con le persone, quando la personalità è forte succede che con alcuni ti trovi subito a tuo agio, con altri bisogna un po' aspettare, con altri ancora capisci che magari ci vorrà forse un secondo incontro per trovare il punto di intesa.

Il metodo classico di Dario Dall’O’ ha tutta la finezza a cui lo chardonnay Trentino può ambire, finalmente libero di quelle eccessive tostare che spesso ne appesantiscono le realizzazione più ambiziose in quel territorio. Avvolgente e caldo il bianco fermo da uve piwi di Alex Della Vecchia, esotico e intrigante nella maturità del frutto, altro vino che mi è piaciuto parecchio, così come sono rimasto stupito dal sorso vellutato di cui sembra essere capace il grignolino, almeno nella interpretazione di Cascina Val Liberata.

Esperienza curiosa e diversa dal solito l’assaggio di un sidro perfettamente secco e frizzante, forse la prima volta nella mia vita, meritevole e ancora più che contento di averlo incontrato il terrano di Milič, tipologie di vino con mille sfaccettature, da cui ogni volta diventa una buona occasione per scoprirne di nuove.

Una percorso che mi soddisfatto, anche per avermi spostato dalla mia solita, e solida, comfort zone, ancora di più per il confronto con chi quelle scelte le aveva fatte per me. Sinceramente non ricorco come ero arrivato alla presa di coscienza dell’esistenza di 𝑭𝒊𝒆𝒏𝒐, e da lì la voglia di prenotare, sicuramente è stata una intuizione felice.

Quasi dimenticavo… buonissimo anche il caffè, arabica 100% della torrefazione Lady Caffé di San Secondo. Non mi hanno, volutamente, portato lo zucchero senza nemmeno sapere che io comunque lo avrei preso amaro, se non è sintonia questo cosa potrebbe esserlo?

Gabriele M.

Stupito. È la prima parola che pensi dopo aver mangiato uno dei piatti proposti dal menù di questo luogo, che da una parte ti vuole immergere nella tradizione, dall'altra vuole rinnovarla portandola su un piano moderno, mantenendo lo stesso equilibrio di sapori di un tempo.

Il costo non è economico, ma bisogna dirlo, la qualità è molto più alta del prezzo proposto.

Spero di avere altre occasioni di provare altri piatti.

Matteo L. B.

Sorprendente!
Siamo stati con alcuni amici a cena da Fieno e abbiamo provato quasi tutti i piatti a menu. Buonissimi i crudi, come i tagliolini con sugo bianco ma imperdibili i piatti a base vegetale. Buinissimi il porro bbq e il tataki di pomodoro che ricorda il tonno rosso sia come aspetto che come complessità nel gusto. La mousse al cioccolato con granita incredibile, da provare. È davvero sorprendente quando un menù riesce a unire ricerca e gusti complessi con ingredienti semplici e di qualità. Torneremo!

carlo D. C.

Locale moderno, ma ristrutturato mantenendo elementi originali (travi e mattoni a vista). Il menù si compone di piatti originali, preparati con estrema cura, accostando con creatività materie prime di alta qualità. Ogni piatto rivela studio e competenza nella preparazione. Carta dei vini
Servizio cortese e professionale.
Prezzo un po' sopra la media, ma giustificato.
Sicuramente consigliato.

Matteo B. S.

Che dire, una bellissima esperienza.
A partire dall'ambiente caldo ed elegante passando per un servizio attento e mai invadente.
Il menù è originale e molto interessante, con piatti che sanno ben bilanciare accostamenti ricercati e una bontà semplice, accessibile. Non ho trovato estremismi gastronomici, ma l'anguilla marinata servita su pan brioche con anduja è stata un'esperienza pazzesca. (In foto il crudo di ricciola, ottimo ma non altrettanto stupefacente, per me).

Mi permetto solo una nota, che è il motivo per cui ho dato 4 stelle e non 5 sul cibo: il piatto di salumi inziale, sicuramente ottimo, un pelo scarno per 28 euro. E il dessert, a mio avviso molto semplice per 9 euro.

Nonostante queste ultime righe è rimasta un'esperienza assolutamente da rifare, locale consigliato.

Mariella F.

Posticino molto carino, che si apprezza sia in coppia che in compagnia. Finalmente un po'di cucina alternativa a quella tipica parmigiana e con sapori ben definiti e abbinamenti ricercati!
L'unico neo sono stati i dolci perché poco "gourmand", belli da vedere ma non soddisfano, per me, il desiderio di dolce. Prezzi adeguati alla qualità del cibo.
Servizio cortese.
Suggerimento: offrire l'amaro agli ospiti dopo il pagamento della cena, lascia tutti più contenti.

Davide L.

Locale molto bello al suo interno, capace di trasmettere un'ottima atmosfera di tranquillità e pace, grazie anche alla sua posizione lontano dalla frenetica città.
Il menu non presente una vasta scelta ma si nota subito la ricercatezza dei piatti propositi. La mia scelta è ricaduta sulle Reginelle toscane al ragù di capriolo con burro al ginepro e cioccolato fondente molto buone con un ottimo bilanciamento degli ingredienti e il cuore di vitello con ribes e cipolla rossa, anche questo molto buono con un morbido interno e una crosticina croccante all'esterno. Personale molto gentile, cordiale ed elegante disponibile ad aiutare per la scelta dei vini e delle pietanze.
Esperienza sicuramente consigliata.

Marco P.

Esperienza consigliata. Trattoria davvero "creativa". Presentazione dei piatti curata nei dettagli ma soprattutto qualità del cibo decisamente apprezzata. Mix di alimenti di zona, aziende limitrofe o comunque del territorio, ben accostati. Provato in coppia x cena. Ci torneremo per provare altre pietanze, visto che poi a seconda del periodo, ci saranno altre combinazioni. Staff cortese, giovane e attento.